IL PIANO A INDUZIONE: L’ELEMENTO PRINCIPE DELLE CUCINE PROFESSIONALI

7 Ottobre 2021 GUIDA ALLA SCELTA
Piano a induzione

Il piano a induzione è un elemento fondamentale che negli ultimi anni ha trovato sempre più largo utilizzo all’interno delle cucine professionali in quanto consente di preparare piatti in modo veloce e con bassi consumi energetici.

Come funziona un piano a induzione?

Il principio di funzionamento dei piani a induzione è molto semplice, in quanto sotto al piano di cottura è posizionato un elettromagnete che riscalda il pentolame sovrastante. Questi elettromagneti sono costituiti da una bobina di rame che genera un campo magnetico nel momento in cui una pentola di metallo viene poggiata sul piano. Le onde prodotte dalle bobine inducono il riscaldamento del metallo delle pentole che si riscaldano, cuocendo i cibi al loro interno, mentre il piano cottura rimane completamente freddo. Non appena la pentola viene rimossa dalla piastra a induzione, il riscaldamento si arresta istantaneamente.

Esempio piano a induzione

Alcuni accorgimenti
Tutti i recipienti realizzati con materiali ferrosi sono adatti per i piani delle cucine a induzione. Per una maggiore efficienza è però opportuno utilizzare solamente quelli costruiti esplicitamente per questo scopo. Tali recipienti sono riconoscibili dal simbolo del solenoide che è marchio distintivo per indicare le apparecchiature costruite per servire questa tecnica di cottura. In generale, le pentole adatte alla cucina a induzione devono avere un fondo ferroso e perfettamente piatto, oltre a un diametro corrispondente alle misure standard dei fornelli.
È bene, poi, evitare di utilizzare utensili in materiali ferrosi all’interno dei recipienti a induzione, perché potrebbero entrare in relazione con il campo elettromagnetico che si è generato. È quindi opportuno sostituire mestoli e cucchiai in ferro con quelli in silicone o legno.
Bisogna fare attenzione, infine, che le apparecchiature non creino interferenze con altri dispositivi elettromagnetici. In particolare, è necessario evitare che persone con un pacemaker o altri dispositivi medici wireless siano vicini ai fornelli durante il suo funzionamento.

Come pulire il piano a induzione?

Pulire il piano a induzione dopo aver cucinato può risultare un’operazione difficile se non si sa come pulire le diverse tipologie di sporco.
Per pulire lo sporco secco è sufficiente inumidire un panno in microfibra o una spugnetta morbida e passarla delicatamente sulla zona interessata, asciugando poi alla fine il piano con la carta. Per evitare la formazione di incrostazioni secche, è sempre bene rimuovere il cibo accidentalmente versato non appena la piastra viene spenta.
Per la pulizia di grasso o olio ci si può aiutare con il detersivo dei piatti versandone una goccia su di una spugnetta inumidita e strofinando con cautela la parte interessata.
Per lo sporco ostinato è invece bene utilizzare l’apposito raschietto assieme a una soluzione di aceto e bicarbonato. L’importante è non utilizzare mai raschietti o oggetti ruvidi che possono graffiare le superfici.
Per la pulizia quotidiana, infine, si può utilizzare una soluzione di acqua e aceto che ha il potere di igienizzare e lucidare le superfici.

Pulizia piano a induzione

I vantaggi della cottura a induzione
> Si cucina senza fiamme, eliminando i rischi connessi alla loro presenza.
> I consumi sono ridotti ma si accorciano anche i tempi per la preparazione degli alimenti. Un parametro di riferimento, ad esempio, indica che un buon piano di cottura a induzione porta a ebollizione 2-3 litri di acqua in soli 3 minuti.
> Cottura uniforme e qualità organolettiche dei cibi preservati.
> Facilità di pulizia.
> Riduzione del rischio di ustioni: i fornelli non si scaldano e solo le pentole accumulano e successivamente disperdono il calore.